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Hevel.
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E' un anime così pazzesco che quasi quasi alla fine piace...
Gantz è un misterioso uomo chiuso dentro un grosso e tecnologico uovo nero, situato in una stanza vuota in un palazzo di Tokyo.
Passa il tempo a "raccogliere copie" delle anime di persone tendenzialmente violente e morti in circostanze altrettanto violente. Tali persone non muoio quindi nel mondo reale (dove viene cancellata ogni traccia della loro morte). Sono però costrette a partecipare ad un sadico gioco in cui dovranno dare la caccia agli "alieni" con avveniristiche armi, fornite da Gantz stesso, entro un tempo prestabilito.
Se ce la faranno vinceranno dei punti che Gantz attribuisce in base alla loro attività nel gioco.
Terminato il gioco, i partecipanti (se non sono morti anche nella partita) possono tornare alla loro esistenza, finchè Gantz non li richiamerà per una nuova partita.
Lo scopo è raggiungere i 100 punti. Nell'anime si lascia intendere che al raggiungimento di tale obiettivo ci si potrà svincolare dal gioco.
Il manga è molto + dettagliato, + ricco e secondo me anche + avvincente, per quanto ancora in Giappone non sia ancora uscito l'ultimo numero e non se ne conosce il finale. Però, a differenza dell'anime, da una spiegazione sulla natura di Gantz.
L'anime è più sintetico, ha un finale, ma secondo me perde parecchio a causa di numerose "esitazioni" da parte dei partecipanti al gioco, esitazione che allungano insostenibilmente la partita.
Un anime un pò violento e con immancabili scene "ecchi" (nudi e non solo). Da bollino rosso insomma.
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